Ciao Andrea, è tanto che non ci sentiamo e sto cominciando ad elaborare la notra separazione e tutta la nostra relazione. Sono molto arrabbiata, amareggiata e delusa dai tuoi comportamenti attuali e del passato. Partendo da ora: perché non hai mai, mai detto niente su questo tuo cambiamento di sentimenti? Cavolo, forse non avrei potuto far niente, ma avrei potuto ascoltarti, capirti, darti spazio e avrei voluto provare a cambiare qualcosa. Invece no, io non ho hai mai avuto spazio e tu invece hai fatto tutto di testa tua e hai piantato tutto in asso. Maledetto orgoglio, è stata la rovina del nostro rapporto in passato e lo è stato anche ora. Stavolta però è più l’orgoglio tuo che mio. Io ho fatto di tutto, ho cercato di chiedere di parlarne, di lasciarti i tuoi spazi quando mi dicevi che non te la sentivi, ma niente, non mi dicevi niente. Come volevi risolvere questa situazione? NON PARLANDONE MAI?? Io volevo starti vicina, ma tu non me l’hai permesso. Come potevo capire i tuoi VERI sentimenti se non parlavi? Mettendo questo muro gigantesco come se io non fossi NESSUNO! Come se io fossi una qualsiasi, come se fossi la ragazzina di 12 anni fa. Ho 30 anni anche io, non sono più una bimbetta di cui ti devi prendere cura. Guarda un po’, sono diventata adulta, con delle idee anche della mia vita futura. Non sono più la bambola di porcellana che non deve vedere niente. Sono diventata anche più forte, anche se piango quando sono arrabbiata. Ora sei felice senza di me? Vai, vai a divertirti senza di me… Ora sei libero da me, contento? Preferivi come era con la tua ex prima di me? Preferivi trattarla male perché lei aveva trattato male te tradendoti? Come potevi aspettarti che dopo 12 anni io non volessi qualcosa di diverso? Fare i fidanzatini fino a quando? Io volevo una vita mia con te, confrontarmi sulle scelte della vita, su cosa cenare, viaggiare, programmare le ferie insieme… abbiamo sempre avuto idee simili sulla questione famiglia… per me non sembrava di chiedere chissà cosa. Ma era impossibile fare queste cose da te… mai una volta che non avessimo qualcosa già pronto e che dovevamo improvvisare, mai una volta che tu volessi portarmi da qualche parte.. solo giocare. Ma scappare dalla gonna di mamma era difficile, infatti l’unica casa cercata era a meno di 100 metri da lei. Anche in quel caso… mi hai tenuto all’oscuro, fino a quando non ne hai parlato davanti ai miei… Volevi farmi una sorpresa? Perché è l’unica cosa che mi viene in mente. Ah… ma giusto, te le sorprese non le sai fare, altrimenti avresti saputo cosa volevo… una proposta. Invece ero io la stupida, pensavo che tu non ti volessi legare perché avevi avuto brutte esperienze e che tu non credevi più nell’amore, ma invece sei un codardo, immaturo. Fai tanto il grande, quello che dà consigli alle amiche, e poi quando la tua relazione stava naufragando cosa hai fatto? NIENTE! Ho dovuto fare tutto io, codardo che non sei altro, ho dovuto farti vedere che stavo malissimo in quella condizione, per farti parlare. Sai cosa sento? Che hai tradito la nostra fiducia non dicendomi mai come stavi realmente. Ora dagli amici so che chiedi a loro come sto… PERCHE’? E mi dispiace.. non saprai niente di me, non ci sto più a spiegarti come sto, a confidarmi con te e ad avere sempre questo sbilanciamento continuo. E sono arrabbiata con me stessa per averti dato tutto questo potere.. per non averti mandato al diavolo prima, perché ero io l’uomo della coppia, ero io che si faceva in quattro per risolvere le problematiche o che quando avevo un qualcosa nel mio mondo, ti facevo capire che non mettevo in discussione NOI, ma avevo bisogno di tempo e solo di un abbraccio. Negli ultimi tempi mi hai chiesto di essere amica e ti ho detto che non ci sarei riuscita. E sai perché? Perché gli amici si parlano, si confrontano, non erigono muri per chissà quale motivo. Spero che tu un giorno, prima o poi, possa leggere questa lettera, rimpiangendo ciò che avevamo e volendo veramente parlare come un amico che si apre e che racconta davvero cosa prova. Firma (Opzionale): Alice Liberatoria: Il sottoscritto acconsente affinché i gestori del sito possano utilizzare il proprio racconto o la propria esperienza narrata per qualsiasi finalità, dichiarando sin d'ora di non aver nulla a pretendere in merito. Resta fermo il divieto di divulgare le generalità del sottoscritto.