Ciao JLY,
ti scrivo questa lettera in questo giorno così speciale e così dolceamaro.
Ebbene sì, sono arrivato a quarant’anni… non so come sia possibile, ma ci sono arrivato.
Ed esattamente come avevamo progettato quando di anni ne avevamo solo 15, sono qui, nella nostra città del cuore, Londra… a vagare per queste vie dove siamo stati insieme tanti anni fa…
Forse tu mi diresti che sono stato prevedibile.
Sono felice di essere arrivato a quaranta? Mah, mica tanto…
ma nonostante il peso della cifra tonda, sarebbe tutto perfetto… se solo tu fossi qui con me.
Cammino per Camden Town da solo, pensando che non ci sarebbe altra persona con cui vorrei passare questo giorno così importante, la mia migliore amica di sempre, la mia sorella elettiva… eppure tu non ci sei.
Perché da 3 anni tu non sei più con me…
Ti ricordi l’ultima cosa che ci siamo scritti prima di quel maledetto giorno in cui mi hai lasciato? Ho trovato quel manuale di inglese con la tua dedica “Sperando che diventi un giorno la nostra prima lingua”, ti ho mandato una foto e tu mi hai risposto con quell’ultima emoticon a cuore…
Sì, a 15/16 anni eravamo così pieni di sogni e ne eravamo certi: Londra sarebbe stata la nostra casa, l’inglese la nostra lingua e saremmo diventati delle popstar. Te lo ricordi?
Poi la vita va diversamente… MALEDETTAMENTE diversamente…
Eppure oggi sono qui, nonostante tutto, a festeggiare il mio compleanno da solo, ma pur sempre nella nostra Londra. In un angolo remoto del mio cervello malato, ho sempre pensato che non ci saremmo mai arrivati e 40 anni, io e te… in qualche modo ci avevo cristallizzato in quell’immagine di teenager anni 90 per sempre, felici ed inconsapevoli. Chissà, forse tu a 40 anni non ci volevi davvero arrivare…
Ma sono sicuro che se fossi qui con me, adesso, mi staresti prendendo per il culo, questo è certo!
Sai cosa mi sono regalato? Una foto sulla scalinata del video di “Wannabe”… mi invidi, eh? Lo so, avremmo dovuto farla insieme, anni fa, ma eravamo stati così scemi da non trovare l’hotel…
Te lo ricordi il nostro primo viaggio a Londra, a quattordici anni? Per due ragazzini cresciuti in campagna sembrava di stare in un altro mondo! E solo noi due capivamo cosa volesse dire quella città per entrambi: te la ricordi la luce nei nostri occhi la prima volta che abbiamo visto il Big Ben?
Londra è ancora così , sai? Sì, forse Camden ha perso un po’ di quella magia alternativa di fine millennio, ma sono sicuro che se fossi qui con me in questo momento avremmo ancora entrambi quella stessa luce negli occhi…
E quindi, sorella mia, ho deciso di essere qui in questo giorno anche per te…
e mentre vago per le bancarelle, ci immagino a litigare… perché vogliamo entrambi lo stesso disco! E per un attimo il groppo in gola si trasforma in un abbozzo di sorriso. Malinconico, ma pur sempre un sorriso.
Non c’è posto migliore al mondo in cui passare questo compleanno così speciale…
se solo tu fossi qui con me…

Il tuo migliore amico/fratello
Dax

  • Daniele Ossola
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