Dolceacqua, 27 marzo 2024
Caro Andrea,
a te che stai per varcare la soglia di un mondo nuovo, armato di speranze e ambizioni, mi rivolgo da un avvenire che tu ora puoi solo immaginare. Come un padre che osserva il figlio con uno sguardo colmo di esperienza, voglio confidarti le vicissitudini di un cammino che brilla per le sue conquiste tanto quanto grava per i suoi dolori, abbracciando vette luminose e abissi oscuri.
L’università, quel luogo di sfide intellettuali e di locupletazione personale, ti accoglierà con braccia aperte, ma la tua determinazione e il tuo impegno saranno fondamentali . Sorprendentemente, completerai il tuo percorso in quattro anni anziché cinque, conquistando due lauree e due master, uno dei quali ti porterà lontano, fino a New York, dove vivrai per due anni indimenticabili: goditeli perchè sarà un periodo idilliaco che non si ripeterà, per cui, non tornare, a qualsiasi costo. Diventerai avvocato in giovanissima età, una promessa brillante nel firmamento della giustizia.
Tuttavia, come nei racconti più amari, giungerà un tempo in cui le tue conquiste saranno offuscate da ombre inattese: nel corso della tua vita incontrerai tempeste che faranno vacillare persino le tue fondamenta più solide. Come scriveva Eschilo nelle sue tragedie, “le grandi fortune si sgretolano con un fragore tremendo”. Sarai derubato, truffato, umiliato, deriso, turluplinato e ingannato; e nel momento più buio, verrai violato nel tuo essere più profondo, perchè stuprato, un evento tragico che lascerà cicatrici incolmabili. L’utilizzo di sostanze diventerà un rifugio illusorio nei momenti di intimità, un tentativo disperato di scacciare i fantasmi di quella violenza, per l’impossibilità psicologica di avere rapporti.
Le cadute saranno numerose, e spesso ti ritroverai incapace di rialzarti e seguiranno momenti di solitudine e desolazione. Tu, che sei abituato a trascorrere così poche ore in casa, sempre circondato da amici e abituato a girare il mondo, arriverai a trascorrere intere settimane senza uscire dalla tua abitazione. Deluderai coloro che ti sono vicini, perdendo amici e familiari uno dopo l’altro, persino Eva, nel suo giorno più importante, fino a ritrovarti solo: le persone saranno spaventate dal tuo declino e incapaci di affrontare la tua sofferenza. La solitudine diventerà il tuo destino, e il tuo unico compagno sarà il rimorso per le scelte sbagliate e le opportunità perdute, con per compagna unicamente la tua ombra, testimone silente delle tue battaglie perdute. Il tuo cuore sarà stretto da un’incapacità crescente di fidarti e di costruire relazioni significative.
“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, sosteneva Seneca, e tu perserverai così tante volte, quasi incapace di discernere il bene dal male, abilità che, invero, hai sempre avuto. Ti dirò una verità amara: nell’orgoglio e nella presunzione di poter affrontare da solo le tempeste interiori, credendo che chiedere aiuto fosse segno di debolezza, finirai sul baratro di una depressione, quel nemico insidioso, che ti ha trascinato verso abissi oscuri, dove le sostanze si sono presentate, ahimè, come un’ancora di salvezza, solo per tradirti, trascinandoti ulteriormente nel vortice del declino. Come disse Shakespeare in Macbeth, “il destino è inesorabile come un falco, ma è la nostra natura che determina la nostra fine”. La tua incapacità di chiedere aiuto e la tua presunzione di essere migliore e invincibile condurranno al tuo declino. Ricordati: il nostro peggior nemico siamo noi stessi (Lady Gaga).
Guardo a te con un senso di compassione e di rimpianto, perché so che in una dimensione parallela potresti aver realizzato il futuro che sognavi e che meritavi. Ma per noi, per la nostra famiglia, è troppo tardi per recuperare ciò che è stato perduto.
In questo viaggio attraverso la notte dell’anima, ti esorto, con le parole di Machiavelli, a ricordare che “non vi è cosa più necessaria a simigliare di un principe, che essere amico della verità” (per te la cambiamo in ‘principessa’). Credere in te stesso, dare valore alla tua essenza e alla tua umanità è l’unica via per sfuggire al destino di diventare ciò che noi, nel futuro, chiamiamo “Rottincuore” – un termine che può suscitare un sorriso, ma che, invero, cela un significato profondo, rappresentando una fiera di sbagliati e di peccatori.
Ti prego, Andrea, di ascoltare le mie parole con attenzione e di prendere a cuore il valore della tua salute mentale e della tua umanità. Credi in te stesso, chiedi aiuto quando ne hai bisogno.
Non lasciare che la presunzione ti condanni a una vita di isolamento e rimpianto.
Non permettere che l’orgoglio ti allontani dall’essenziale.
La forza di ammettere la propria vulnerabilità è il più coraggioso degli atti. Credi maggiormente in te stesso, onora il tuo valore e quello della tua famiglia. Ringrazia tua mamma, ogni giorno, perchè i suoi sacrifici immani non saranno mai compensati. Forse, in una dimensione parallela, questa consapevolezza ti condurrà al futuro che sogni e che meriti.
Sii sempre fiero e orgoglioso di te: guardandoti da qui, lo sono ancora io.
Con affetto e compassione,
Il tuo io del futuro, membro dei Rottincuore
- Derek
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