“Ecco il primo personaggio del concept album, il primo Rottincuore, la prima ombra svelata: La Suora. La protagonista è stata tradita, ma converte tutte le sue emozioni in rabbia, minacciando vendetta. Invece di elaborare il dolore, lei parla di legge del taglione, del fatto che la fedeltà non la volesse tanto nemmeno lei. E’ una sorta di acting out, di tradurre in azione quello che si era tenuta dentro, che era ben celato, inconscio. Lei non lascia il traditore, nonostante il dolore che prova. Ha solo un obiettivo: fargliela pagare.
Il problema della vendetta è che, se ricevi un colpo da qualcuno che ami, non sai mai veramente se il contraccolpo che stai meditando, sarà doloroso come quello ricevuto. La fame di vendetta rende vivi, non sempre però sfama, perché la vendetta è una danza inventata per un solo ballerino. Meglio la rabbia del dolore. E la volontà rimane ambigua: ma allora vuole andare con tutti, o mai più con nessuno? A questa domanda non vorrò rispondere mai, perché non c’è volontà quando il tuo mondo si sfascia. E la saggezza vola via.”