Ti prometto che, comunque vada, io non mi scorderò di noi. Di te, dei tuoi occhi, della tua pelle. Non mi scorderò del nostro primo bacio, ad occhi chiusi. Prima piano, con paura e stupore, poi più forte, ché avevi già capito che le tue labbra le avevo in testa già da un po’. E non mi scorderò nemmeno del secondo bacio, del terzo o del quarto; me li ricordo tutti. E se ti dovessi dire quale è il mio preferito ti risponderei ”il prossimo”, perché sai che vorrei non finissero mai i nostri baci. Ti prometto anche che non dimenticherò la prima volta che mi hai fatto ridere, la prima volta che mi hai fatto piangere, e quando abbiamo cucinato insieme.
Non lo dimenticherò quanto abbiamo litigato, e quanto ti ho odiato mentre ti amavo senza freno. E non dimenticherò il sesso, quelle tue dita piccole e delicate, e i gesti. E non dimenticherò nemmeno quando, quasi per sbaglio, abbiamo fatto l’amore. Era freddo, ma è stato più bello che mai, più delicato di sempre. È stato un po’ di più. Anche noi eravamo un po’ di più. E non dimenticherò quella notte gelata in cui in giro per la città mi hai dato la mano, e pensavo che mi scoppiasse il cuore. E quando abbiamo fatto la spesa insieme, e quando hai notato il mio taglio di capelli, quando mi hai abbracciato prima di dormire, quando mi hai fatto sentire quella canzone. (Vedi, tra pochi giorni sarà il tuo compleanno e non sapevo proprio cosa regalarti, così ho pensato di regalarti me.)
Impara a guardarmi, a sentirmi. È da un po’ che sono qui per te, ma l’unica che non se ne accorge sei tu. E sono qui (stasera) perché anche se sei una maniaca dell’ordine e io odio piegare i vestiti, perché anche se dici “fare sesso” ed io dico “fare l’amore”, perché anche se tre volte su quattro che parlavamo mi facevi arrabbiare e innervosire, sei la migliore cosa che mi sia mai capitata. Non me lo ricordavo cosa fosse sentirsi vivi, sentirsi forti, sentirsi coraggiosi, prima di te. Non sapevo cosa fosse la voglia di toccarsi e quella di amarsi, la paura di perdersi. Ecco perché sono qui, perché anche se siamo quello che di più diverso c’è, insieme siamo meravigliosi. E puoi dire di no, ma lo sai anche tu che quando la mattina mi dici buongiorno con quella faccia assonnata qualcosa di meglio non esiste. E quindi, eccomi. Ecco il mio regalo, ma fai attenzione che non è così forte come sembra.
Tanti auguri, amore.
- S
- Il sottoscritto acconsente affinché i gestori del sito possano utilizzare il proprio racconto o la propria esperienza narrata per qualsiasi finalità, dichiarando sin d'ora di non aver nulla a pretendere in merito. Resta fermo il divieto di divulgare le generalità del sottoscritto.