Avrei voluto dirti, guardandoti negli occhi, che quando il gioco si faceva duro…io ero abituata a scappare più velocemente dei tre porcellini, quando il lupo distrugge la loro casa. Ma, nella mia fiaba, non c’erano né lupi né porcellini: interpretavo il doppio ruolo, rileggendo il copione della mia vita, da preda e cacciatrice di me stessa.
È per questo che ti abbia salutato nel peggiore dei modi, con la forza di un Titano e la stessa rabbia distruttiva. Da rivolgere contro me e non nei tuoi confronti, come quando da bambini dicevamo “specchio riflesso…”.
Sei nel mio cuore da 4 anni.
Come il peggiore degli antagonisti, ho sbagliato i tempi, come giustamente mi hai ricordato, ma non sarà mai troppo tardi sussurrarti quanto io, grazie a te e alla mia terapeuta (santa donna), mi sia accorta di poter cambiare le battute, scegliendo davvero di essere protagonista della mia vita.
Ciao S., come baciavi tu…

  • Beatrice
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