Ciao Monia, ciao Romina.
Sono sempre stato una persona abbastanza solitaria, pochi amici, poche uscite, pochissima vita mondana e non l’ho mai vissuto come un problema ma più come un bisogno.
Per questo motivo non ho vissuto troppo male il lockdown (escludendo ovviamente la paura, i contagi, morti ecc). La mia vita quotidiana non è cambiata più di tanto. Adesso, dopo questi ultimi anni turbolenti, mi rendo però conto che qualcosa è cambiato in me. Ho la sensazione di essermi abituato alla solitudine in maniera più profonda. Mi sento quasi “insensibile” al mondo esterno, mi sento alienato, strano, diverso. Esclusi gli affetti e i pochi amici veri, non ho interesse in altri tipi di contatto, ne ho quasi “paura”. Mi sono chiuso in una fortezza mentale e non ho stimoli nei confronti di tutto ciò che è fuori da essa. Ho difficoltà a relazionarmi con altre persone perché so che non faranno mai parte della mia cerchia e della mia vita. Alterno momenti di indifferenza, momenti di disagio e momenti di sfiducia nei confronti di tutto ciò che è fuori dalla mia cerchia (persone, attività, “vita” in generale) e questa cosa inizia a spaventarmi un po’. Chiedo il vostro biondissimo aiuto. Grazie di cuore.